“È un onore per mio fratello essere ricordato in questo tempio. E’ un onore anche per la città di Milano aver avuto un cittadino come Silvio che ha rappresentato un imprenditore visionario, un uomo di sport che ha vinto tutto quello che c’era da vincere e che ha riportato il Milan in vetta al mondo. E un uomo di governo, uno statista che è stato conosciuto e amato in tutti i paesi del mondo”. Lo dice Paolo Berlusconi, fratello di Silvio Berlusconi, a margine della cerimonia di scoprimento delle lapidi dedicate ai nuovi Benemeriti iscritti nel Famedio, questa mattina al cimitero monumentale di Milano. Presenti Adriano Galliani e Licia Ronzulli. A chi gli chiede della petizione che ha raccolto oltre 36mila firme contro l’iscrizione di Silvio Berlusconi al Famedio, Paolo risponde: “La meschinità e il rancore, che sono fonte di odio, non meritano risposte. Mentre Silvio era un uomo generoso, buono giusto e soprattutto aveva dentro tanto amore. Ho voluto citare Dante che ha detto soltanto “non ti curar di loro, ma guarda e passa”.