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16 Novembre 2024

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Al via la due giorni Forza Pesca, il capitale umano al centro della filiera ittica campana

“Gli ottimi risultati raggiunti con la programmazione 14-20 ci indicano di proseguire nella stessa direzione anche per il futuro, per la programmazione 21-27. Le parole chiave si rafforzano e si consolidano in resilienza, innovazione e transizione ecologica”. Così Mariella Passari, Direttrice Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania, all’apertura dei lavori dell’evento Forza Pesca, Il Capitale Umano al centro della filiera ittica. “Riteniamo – aggiunge Passari – che l’innovazione, la cooperazione, il sistema della conoscenza condiviso possano servire per costruire il domani e, allo stesso tempo, tutelare anche le piccole realtà della pesca che operano a livello regionale, ricchezza e patrimonio dell’intero comparto”. Per Maurizio Cinque, dirigente del settore Caccia, Pesca e Acquacoltura della regione è indispensabile “la condivisione dei dati e la transizione digitale che orami non sono più degli adempimenti formali ma il vero valore aggiunto del comparto, strumenti che offrono ampie opportunità e sicuramente volano di sviluppo”. Tema affrontato durante il dibattito quello della semplificazione amministrativa, affidata alla dirigente del Formez PA, Claudia Migliore, che sottolinea l’importanza di adottare “percorsi chiari e definiti per un reale sviluppo del capitale umano all’interno delle amministrazioni pubbliche.” 

Ha concluso la prima parte dei lavori, Antonio Russo, Responsabile del Progetto Forza Pesca di Formez PA che ha presentato i risultati raggiunti dalle azioni messe in campo grazie ai fondi del FEAMP “si è realizzato un reale rafforzamento del sistema pesca attraverso la formazione e l’informazione, un trasferimento di competenze strategiche”. Questi alcuni numeri del progetto: 450 ore di formazione, 98 incontri, 524 partecipanti coinvolti provenienti dall’intero territorio regionale. “Al di là dei numeri, – ha concluso Russo – ciò che ha rappresentato la differenza è stato sicuramente l’apporto emerso dal confronto delle buone pratiche tra i vari attori del comparto, hanno fornito soluzioni e indicazione di criticità reali, spunti sui quali rafforzare ulteriormente i lavori futuri”.

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