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18 Ottobre 2024

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La tragedia di Giulia e la politica che alimenta odio senza leggere la società

La politica che soffia sulle paure, quella che alimenta la sete di vendetta della opinione pubblica è disdicevole.
La politica che costruisce l’agenda politica sull’onda emotiva è inconcludente, quella che sta costruendo il populismo penale e’agghiacciante.
L’incredibile vicenda della povera Giulia, un dramma che meriterebbe rispetto, è stata strumentalizzata e lo è ancora.
Quelli che, nei partiti e nelle Istituzioni, invocano il carcere duro, il lavoro forzato, o peggio nuovi interventi normativi fanno propaganda.
La fanno perché i destini dell’omicida sono nelle mani della magistratura e la politica, che è cosa diversa dai dibattiti davanti al bar dello Sport, dovrebbe capirlo. È demagogia perché gli impianti normativi esistenti sono chiari, chiari i reati, chiare le pene. L’ergastolo c’è, punto.
Non serve alimentare l’odio e la paura. Scrivere e commentare per intercettare like. La politica ha il dovere di riflettere sulla società che si sta costruendo, sul disagio giovanile, sulle famiglie che si stanno trasformando.
In Spagna, uno dei primi impegni di Pedro Sanchez sarà quello di costruire un patto di Stato a favore della salute mentale con un incremento degli investimenti sul fronte delle cure psicologiche e dell’assistenza di base, un piano rivolto soprattutto ai giovani.
Ecco, invece di invocare pene o di proporre inutili interventi sul codice penale la politica discuta di temi così.

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