“La sua eredità è nella frase più famosa e più completa. L’Europa per essere vincente – diceva – deve avere tre caratteristiche: la concorrenza che stimola, la solidarietà che unisce e la cooperazione che rafforza. È quello di cui c’è bisogno e che un po’ manca”. Lo ha detto Enrico Letta, ricordando la figura di Jacques Delors al quotidiano La Repubblica. “La difficoltà di oggi – ha affermato l’ex segretario del Pd che oggi è presidente dell’Istituto Jacques Delors – è la difficoltà di un’Europa che stenta a tenere insieme quei tre capisaldi, in cui i Paesi vanno più per conto loro e il disegno unitario è più debole. Si avverte una difficoltà molto forte nell’essere uniti e nell’agire insieme. Io ho fortissima memoria di quando nel marzo 2020 nel pieno del caos del Covid, con carenza di medicine e i governi in ordine sparso, Delors mi chiamò perché aveva deciso di intervenire, come non faceva da anni. Dichiarò che l’Europa stava morendo e il Covid la stava uccidendo: era il momento di dimostrare di essere uniti. Non a caso poco dopo sono stati lanciati il piano dei vaccini e il Pnrr”. A giudizio di Letta “solo con più integrazione si riuscirà a vincere la sfida planetaria. Quando Delors ha lanciato il mercato unico nell’85 i concorrenti erano Giappone e Stati Uniti. Adesso il mondo attorno a noi è molto più grande, con la Cina, l’India, i Brics: la necessità di integrazione è ancora più forte”.