“Sento che le richieste degli atenei online di non mettersi in regola trovano una grande ascolto in Parlamento e nel governo. E allora chiedo che ascoltino anche noi che vogliamo ribadire il ruolo delle università come volano di cultura e innovazione. Le regole devono valere per tutti. I criteri elaborati dall’Anvur, l’agenzia di valutazione che accredita gli atenei, servono a mantenere la qualità del nostro sistema universitario e ad adeguarci agli standard europei. Non è pensabile che valgano soltanto per alcuni”. Lo spiega al Corriere della Sera la presidente della CRUI Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. “A nome delle 85 università che come presidente della Conferenza dei rettori rappresento ci aspettiamo che ci sia da parte della politica un senso di correttezza verso i giovani”, dice riguardo l’emendamento della Lega al Milleproroghe per rimandare di un anno l’adeguamento degli atenei telematici ai criteri di qualità delle università tradizionali: “Seguiamo logiche differenti: noi abbiamo a cuore il benessere della comunità e la qualità della didattica e della ricerca, i fondi che hanno comperato le piattaforme online seguono anche logiche di profitto” conclude Iannantuoni.