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22 Dicembre 2024

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“Stranger To Me Know”, l’album “Thetheogr/Alone”. Le novità

di Massimo Ricciuti

Straordinariamente brillanti, estremamente raffinati, ultracitazionisti, cinematografici e dannatamente sexy! The Blow Monkeys escono con il singolo “Stranger To Me Know” che anticipa l’album “Thetheogr/Alone” (pubblicato dal’etichetta Last Night From Glaslow). Si tratta di un brano elegantissimo, dotato di una potenza sapientemente costruita dal leader e autore Dr. Robert (Robert Howard), la cui voce calda e sensuale snocciola uno storytelling da autentico sceneggiatore. Potrebbe essere un movie score niente male. Ti avvolge immediatamente con un tappeto sonoro poderoso, un sound che è un marchio caratteristico della band che riesce sempre a sorprenderti e a rendersi subito immediatamente riconoscibile. Mentre ascolti il pezzo, puoi vederlo, Robert, afferrare con grazia e decisione un microfono valvolare da crooner che sa bene dove colpire e quali corde usare. E’ una emozione che si rinnova ogni volta che si ascolta questa canzone. Non puoi smettere di ascoltarla. Non puoi smettere di farla suonare dalle casse del tuo stereo, dal tuo pc, dalla radio! Ecco, è dannatamente radiofonica! Vorresti dire “Ehi, D.J, rimettila ancora!” E mentre stai lì con gli occhi chiusi e le orecchie ben aperte puoi farti il tuo film!

Eh, sì. Perché qui si parla di classe, quella vera, autentica, quella che viene fuori da un’alchimia di talento, studio e lavoro. “Stranger To Me Know” la potresti disegnare su un foglio, se sei in grado. Puoi segnare la intro, l’ingresso della voce, la strofa, la seconda strofa, il bridge, il refrain, il bridge-bridge e la terza strofa che prosegue come una variazione che viene accompagnata dal sax (e che sax!)  di Neville Henry come si accompagna un amico.

Nel corso del tempo The Blow Monkeys hanno accumulato una esperienza incredibile. Dopo l’esordio di “Limping For A Generation” ecco che nel 1986 fecero il botto con il singolo “Digging Your Scene” dall’album “Animal Magic”. In quel momento Dr.Robert e i ragazzi si imposero all’attenzione di tutto il mondo. Il brano, è lì che il gruppo decide di adottare quel suo particolare e caleidoscopico sound,  ha un testo molto sociale e attuale nonostante l’ironico e iconico video (parla di AIDS, in fondo), arriva in cima alle charts. Numero 14 in USA per Billboard e 7 nella Hot Dance Club Play. Top twenty in Germania. Top Ten in UK e negli altri Paesi d’Europa. Chi non ha in mente quella canzone?!

Poi, l’anno successivo il successo è ancora più grande con l’album “She Was Only A Grocer’s Daughter”, un concept chiaramente politico, e il singolo “It Doesn’t Have To Be This Way” (Top Five in UK!) e ancora poi una virata verso un genere più esplicitamente dance con i due album successivi. Con due singoli (“Wait” che arriva al settimo posto in classifica e con la cover “You Don’t Own Me” per il film “Dirty Dancing”). Insomma ,una vera cavalcata!!!

Questa la prima fase dei The Blow Monkeys.

Poi Robert Howard decide di prendersi una pausa. Ma in realtà inizia in modo esplicito una intensa ricerca sulle proprie radici. Lo fa in maniera assolutamente autonoma, come è nel suo stile.  Dr. Robert ha sempre amato Dylan, Fred Neil, ma anche Marc Bolan prima e durante il periodo con i Tyrannosaurus Rex, ma anche poi la successiva fase Glam (con i Blow Monkeys Robert si diverte a giocare mixando tutto ciò) e poi grandissima attenzione alla scena folk più autentica. E poi la passione per Curtis Mayfield (con il quale ha duettato nel brano “Celebrate” nel terzo album dei The Blow Monkeys). Non smette di evolversi e crescere, Howard. Libero di esplorare culture e musiche ricche di Storia.

Viaggia. Si sposta continuamente. Snocciola una produzione prolifica e variegata. Collabora con l’amico Paul Weller e suona nei primi suoi dischi solisti. Weller ricambia suonando nel suo primo album ufficiale “Realms Of Gold”.

Intanto il “nostro” legge Garcìa Lorca e si trasferirà poi in Andalusia. Conduce una vita apparentemente ritirata ma in realtà estremamente creativa. E’ un talento in perenne movimento. 

Dopo “Realms Of Gold” (preceduto dall’ep con  gli Starjuice “Catch A Wave”) arriva il secondo album “Bethesda”, realizzato, come usa fare Robert, in poco tempo e in maniera rigorosa. Registrato in un paesino del Galles con il  batterista degli Oasis Alan White.

Poi è la volta di “Other Folk”, un omaggio alle passioni di gioventù. Album pieno di cover interpretati con estrema maestrìa.  Ci sono brani di Bob Dylan, Tim Hardin e i già citati Mayfield, Bolan e Neil. Ma anche tre inediti originali di fortissimo impatto. Tra cui il brano che apre l’album, “Halfway To Heaven”. Tutto è essenziale. C’è anche il bassista dei Blow Monkeys Mike Anker. Ma come sempre Robert Howard suona tutte le chitarre e anche molti altri strumenti.

L’album viene registrato in quattro giorni e viene pubblicato una prima volta nel 1997 dalla Artbus e poi nel 2000 dalla Fencat che da quel momento sarà l’etichetta storica di Dr.Robert. Etichetta di sua propietà con la quale inciderà in piena libertà per poi dare la distribuzione di volta in volta a chi ritiene sia il caso.

Poi è la volta di “Flatlands”. Un gioiello magico. Registrato in piena autonomia, nel suo studio domestico.

Ancora a Bethesda, nel Galles per “Birds Gotta Fly”, e dentro strumenti di ogni tipo, violini compresi. La rivista “Mojo” descrive Robert Howard come il migliore talento in circolazione!

Senza sosta, scrive colonne sonore per la tv.

Di nuovo fuori con una compilation di brani inediti “Keep On Digging For The Gold”

E’ in Andalusia che la famiglia Howard trova il posto dell’anima. E’ qui che con molta probabilità prende forma quel capolavoro senza tempo (che verrà successivamente pubblicato esclusivamente in digitale, cosa che farà spesso Dr.Robert con un repertorio di una vastità incredibile, nel 2012 e che è godibilissimo ascoltare acquistandolo su Bandcamp) che è “Flute And Bones”.

Ancora collaborazioni, stavolta con PP Arnold per “Five In The Afternoon” (registrato in Spagna dopo le cinque del pomeriggio perché durante il giorno faceva troppo caldo!).

Questo è un lavoro che descrive, nella sua genesi e realizzazione, la personalità di Howard (che ha scritto tutti i brani). E’ una perla soul, rarissimo, di difficilissima reperibilità quando fu realizzato nel 2007 (Poi pubblicato dall’etichetta “Last Night In Glaslow”, l’attuale etichetta per  la quale The Blow Monkeys hanno appena pubblicato il singolo “Stranger To Me Know” e per cui si apresta l’uscita di “Together/Alone”). Ma Dr. Robert riceve i migliori elogi da tutta la stampa specializzata.  

Ma ecco che Robert decide di richiamare Neville Henry, Mick Anker e Tony Kiley. Approfittando dell’attenzione riscossa dalla compilation “Digging Your Scene-The Best Of The Blow Monkeys”, la band è di nuovo in pista con l’album “Devil’s Tavern”!

Poi, in volata altri sei album tra cui “Feels Like A New Morning” che contiene l’album solista “Dr.Robert Plays Acoustic Blow Monkeys (voce e chitarra!).

Nel frattempo  Howard dà alle stampe il suo capolavoro “Out There”. Registrato per la “Fencat” e pubblicato e distribuito dalla “Bmg” nel 2016.

L’anno successivo The Blow Monkeys con “The Wild River” sostituiscono Kiley con Cispin Taylor (ma nell’album c’è l’ex style council Mick Talbot…)

Con “Journey To You” di due anni fa sembrano preannunciare quel che sarà l’attuale lavoro. Sembra che dicano “Ecco che arriva il botto!”

E infatti, dopo la compilation “Time Storm-Greatest Hits Volume 2” pubblicata nel 2023, eccoci al singolo “Stranger To Me Now” di cui abbiamo accennato all’inizio del nostro pezzo.

La canzone fa da apripista a una tracklist che lascia senza fiato.

L’album contiene undici capitoli più una bonus track.

Non spoileriamo ancora tutto, dal momento che mancano ancora poche settimane dalla pubblicazione ufficiale (ma intanto si può tranquillamente prenotare sul sito della casa discografica o sul sito ufficiale della band). Però è doveroso affermare che il gioco è dannatamente prezioso. Dentro c’è davvero tanta, ma tanta esperienza e passione. E’ un album da ascoltare con attenzione. Più attenzione ci mettete, più cose ci trovate e più vi emozionerà. Citiamo “Rope-A-Dope” con divertenti riferimenti alla musica anni ‘cinquanta, con un modo di giocare gli arpeggi di una chitarra elettro-acustica che sembra uscire da un juke-box di “Happy Days”.  Il disco ha  ballads molto struggenti. Come la title-track, “Together/Alone” ma anche come “Cards On The Table”. E’ zeppo di brani che ti agganciano subito e si caratterizzano in modo puntualissimo. Come una freccia che centra in pieno il bersaglio. Ascoltate “King Of Everything”! Avete mai sentito insieme pennate elettriche e flauti?! Beh, questa è la volta buona! Oppure se volete sorridere e essere di buon umore e avete bisogno di assumere qualcosa andate su “I Just Had To Let It Go” e non ve ne pentirete.

Dr. Robert ci tiene a specificare che quest’album è stato concepito per essere suonato dal vivo, per vedere il pubblico ballare e le persone divertirsi. E’ proprio così. Mentre lo ascolti non puoi fare a meno di ballare per la stanza e condividere l’ascolto insieme a qualcun altro. Occhio al sito ufficiale di The Blow Monkeys per il tour che sta per partire, ci sono tutte le date.   

Se volete ascoltare il singolo cliccate qui!

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