“Una pugnalata al cuore”. Don Maurizio Patriciello intervistato ai microfoni di Radio24, ha definito le frasi del governatore della Campania Vincenzo De Luca, “Ieri dopo una giornata di lavoro sono arrivato a casa veramente stanco, solo con il desiderio di riposare un poco e leggere qualcosa in santa pace. Ho letto queste notizie e ho avvertito come una pugnalata al cuore. Se mi avesse insultato un nemico lo capirei. Io sono sotto scorta perché il nemico mi vuole male, mi vuole mettere a tacere, la camorra ha messo una bomba fuori alla mia chiesa, il mio operato dà fastidio ma io annuncio solo il Vangelo che è dignità, solidarietà, ma anche denuncia del male”.
Sulla partecipazione al convegno sul premierato evidenzia: “L’altro giorno c’è stato un convegno a Montecitorio sul premierato, c’erano relatori di altissimo spessore culturale e politico, di diversa appartenenza politica. Sono stato invitato anche io, non dalla premier Meloni, ma dal commissario che abbiamo a Caivano. Ho apprezzato tantissimo gli interventi, di altissimo livello. Io sono un prete, ho sempre chiesto aiuto alle istituzioni, a cominciare da quelle locali, ma se l’amministrazione locale è in combutta con la camorra a chi dovevo rivolgermi. Negli anni ho interpellato il governo Renzi , poi ho interpellato il governo Conte e poi siamo arrivati allo stupro terribile di due bambine. Così, questa estate, mi sono rivolto direttamente, con un messaggio, alla Meloni: vieni a riportare lo stato in questo luogo dove lo stato non c’è le ho scirtto. Lei poi è venuta a distanza di una settimana, era il 31 agosto e ha preso degli impegni che sta mantenendo”.