“Alis punta a un trasporto intermodale virtuoso e auspichiamo che la transizione ecologica sia concreta e meno ideologica”. Così il presidente di Alis (Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile), Guido Grimaldi, aprendo i lavori di ‘Un caffè a Villa borghese, la logistica europea al centro degli scenari geopolitici mondiali’.
Grimaldi ha ricordato che “ogni giorno in Europa sono 6 milioni le persone che lavorano nel comparto e in Italia 1,16 milioni” e ha esortato il governo ad avere “maggiore attenzione per aumentare i contributi virtuosi, ridurre i costi e i tempi di accesso alla professione”. Grimaldi ha aggiunto che “bisogna diffondere una nuova cultura della logistica e oggi più che mai dare ai giovani gli strumenti per far capire cosa offre questo settore”.
“Numerose – ha spiegato – le sfide internazionali che sta affrontando la logistica negli ultimi anni, fra cui l’aumento dei costi dei carburati e delle materie prime, ma anche grazie all’intermodalità marittima c’è un risparmio economico anche per le famiglie, e un taglio consistente delle emissioni climalteranti. Tuttavia, le normative europee sono troppe dure in tema green a partire dal pacchetto Fit for 55 considerando che le emissioni europee valgono il 7,5% di quelle totali e in particolare la normativa Ets che si traduce in totale perdita competitività per il settore marittimo”.
Grimaldi ha proposto di “istituire un fondo di ricerca e sviluppo alimentato da fee a livello mondiale”. Passaggi di grande attualità. “Le istituzioni europee siano più consapevoli per evitare scelte dannose, l’auspicio è che l’avvio di una nuova legislazione europea possa correggere la precedente impostazione”.