Manuela Zambrano, in un tweet: chi è?
Una persona che crede nell’opportunità di lottare per i diritti dei più vulnerabili. Una donna radicale, animalista, liberale, vegetariana, ecologista, madre.
La Lista ‘Stati Uniti d’Europa’ mette insieme diverse culture e sensibilità. Perché è un progetto politico?
È un progetto politico che parte dal passato ma guarda al futuro. Si basa sull’idea di comunità proposta dai padri fondatori dell’Europa unita, Spinelli, Rossi e Colorni, i quali descrissero nel Manifesto di Ventotene l’idea di un’Europa unita, proprio mentre vivevano sulla propria pelle la durezza della guerra e del fascismo. Capirono, infatti, che la pace poteva essere garantita solo dall’unione dei popoli europei e dalla condivisione di regole e leggi comuni. Questa idea ha ispirato le successive generazioni di politici e da questa visione è nato il progetto degli Stati Uniti d’Europa, che Marco Pannella ed Emma Bonino, con tanti altri radicali e non radicali, hanno sostenuto fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il progetto attuale, rinnovato, che abbiamo proposto nelle attuali elezioni europee, punta a una Europa federale, con un mercato unico e una fiscalità comune. Inoltre, prevede una difesa comune e una politica estera unica, in grado di mettere l’Europa all’altezza dei grandi player internazionali come Russia e Cina.
Le prime cose di cui dovrebbe occuparsi il Parlamento Europeo
Innanzitutto intervenire sul potere di veto di alcuni Paesi che bloccano l’approvazione di importanti politiche comuni: sto pensando all’Ungheria, ad esempio, che proprio in queste ore ha posto il veto sui fondi per l’Ucraina implicando, di fatto, una condizione di stallo per l’intera Unione. L’Europa ha già livelli diversi di federazione, si tratta di allargare l’applicazione di questo concetto. Ad esempio, ci sono alcuni paesi che aderiscono a Schengen e altri no.
Un altro intervento urgente riguarda le migrazioni. Abbiamo bisogno di un’Europa dell’accoglienza e non dei respingimenti. È necessario bloccare l’esternalizzazione della gestione dei migranti che alcuni paesi della UE stanno attivando, poiché non rispetta i diritti dei migranti, che sono persone in cerca di un futuro migliore per sé e per i propri figli.
Inoltre, dobbiamo intervenire concretamente per migliorare il benessere degli animali nei confini dell’UE, bandendo definitivamente il commercio di pellicce e superando gli allevamenti intensivi, che rappresentano una catastrofe per la vita degli animali e causano forte inquinamento.
Questa alleanza, il progetto potrà avere un futuro a Salerno ed in Campania?
Sono convinta che proseguire nell’esperienza della Lista per gli Stati Uniti d’Europa come federazione di partiti potrebbe essere una concreta opportunità per dare maggior forza alle nostre idee comuni. Abbiamo bisogno di ricominciare a parlare di libertà individuali – tema che ormai è assente dalla politica locale – e di sviluppo dell’economia, non solo attraverso l’utilizzo dei fondi europei ma anche lavorando a nuove e concrete opportunità per i nostri cittadini e per valorizzare le potenzialità del territorio. Penso alle grandi infrastrutture che potrebbero rendere la Campania e tutto il Mezzogiorno il centro della geopolitica europea nel Mediterraneo, un hub di importanza strategica per la circolazione di merci e persone e per nuove possibilità di approvvigionamento energetico. Solo così potremmo mettere un freno allo spopolamento delle aree interne e alla fuga dei nostri giovani e offrire loro nuove opportunità.