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26 Novembre 2024

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Ugo De Siervo boccia autonomia e premierato

“Una brutta riforma. Nel testo fanno una scelta pericolosissima ovvero la contestualità dell’elezione del capo del governo con la selezione dei deputati e dei senatori”. E’ la riflessione sulla Stampa di Ugo De Siervo, presidente emerito della Corte costituzionale, in merito al premierato.

“Unificare in un unico momento queste due diverse selezioni – dice- vuol dire un sistema istituzionale nel quale c’è solo una maggioranza, che esprime il capo del governo più i suoi parlamentari, e una minoranza. I cittadini possono esercitare il loro potere di critica e di mutamento soltanto una volta ogni 5 anni”.

“Tutte le democrazie contemporanee – spiega – possono avere dei meccanismi più o meno forte di individuazione del capo del potere esecutivo, ma hanno sempre e necessariamente mantenuto un bilanciamento fortissimo tra questa scelta e la scelta dei parlamentari. In Francia Macron non ha necessariamente una maggioranza in Parlamento. Lo stesso negli Stati Uniti. Nessuno ha quello che sarebbe garantito al presidente del Consiglio di questa ipotetica riforma, perché è evidente che i candidati a capo del governo farebbero anche le liste elettorali. Così avremmo un governo il quale nasce con una maggioranza garantita a priori alla Camera e al Senato. Questo non è bene. E’ una scelta di grande pericolosità”. “Il combinato disposto” con la separazione delle carriere dei magistrati “è pessimo. Conferma le peggiori letture. Si punta a un sistema in cui i magistrati siano meno autonomi dal potere politico. Le forze di opposizione devono necessariamente opporsi a queste pessime tendenze di riforme istituzionali. Fidare solo nel referendum è un azzardo pericoloso”.

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