“Mettere Toti nella condizione di scegliere tra le dimissioni e l’uscita dagli arresti domiciliari rappresenta un tentativo di condizionare il voto dei liguri”. Lo ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando le dimissioni del governatore ligure Giovanni Toti alla Stampa. “E se Toti al processo sarà assolto? Cosa accadrebbe? Dinanzi all’idea che un arrestato è automaticamente colpevole, noi ribadiamo – dice – il nostro essere garantisti. Invece in questo caso si è deciso di sbattere il mostro in prima pagina”. Il sintonia con Guardasigilli Carlo Nordio: “Doloso o colposo non lo so, ma la magistratura in questo modo ha provocato le elezioni anticipate. Sono d’accordo con Nordio quando dice che si tratta di un’anomalia. Non è Toti a dover dimostrare di essere innocente, ma i giudici che devono dimostrare che è colpevole. In questo caso invece mi sembra che ci troviamo davanti a una forzatura”. Tajani poi guarda alla partita del voto: “Dobbiamo trovare un candidato vincente. A me non dispiacerebbe un civico ma non ho certo pregiudizi nei confronti di candidati politici”. Il leader azzurro si concentra anche sulla partita dell’autonomia differenziata, su cui ha espresso perplessità in Consiglio dei ministri: “Non ho litigato con nessuno, ma è vero che ho insistito sul tema dei Livelli essenziali di prestazioni e sulla necessità di assicurare le giuste garanzie a ogni territorio”