Fonte federnuoto.it
Nicolò Martinenghi accende il fuoco sacro d’olimpia e vince, al termine di una gara irreale, i 100 rana, sbaragliando una concorrenza dal valore mai visto: è il primo oro dell’intera spedizione olimpica italiana. Il 24enne di Varese fa saltare il banco in 59″03, al termine di una finale che conferma non solo lo strapotere fisico di Tete, ma anche la maturità tattica di un campione assoluto e di un ragazzo dai grandi valori umani. Il 23enne di Varese, primatista italiano (58″26) e vice campione del mondo – tesserato per CC Aniene e bronzo a Tokyo 2020 anche nella staffetta mista – passa infatti terzo ai cinquanta 27″34 per volare con un ritorno sontuoso in 31″69 che annichilisce avversari e che avversari: il primo tra i battuti è il bicampione olimpico uscente sir Adam Peaty secondo in 59″05 come lo statunitense Nic Fink, di nuovo secondo come tre anni fa. Il vero sconfitto è il cinese e autore della tripletta iridata a Fukuoka Qin Haiyang, settimo in 59″50, dopo una partenza troppo baldanzosa in 27″03 e un rientro stremato in 32″47.
Martinenghi esce dall’acqua incredulo, il primo a congratularsi con lui è proprio Peaty, e va ad abbracciare a bordo vasca il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, il suo allenatore Marco Pedoja che lo segue da sempre, i familiari, la fidanzata e tutti i suoi supporter giunti dall’Italia per una serata storica.