“Dal primo momento ho seguito questa triste vicenda, presentando numerose denunce. Oggi, essa si arricchisce di un capitolo ancora più drammatico. Nel 2022, Provincia e Regione si erano impegnate a utilizzare il sito militare solo per sei mesi, il tempo strettamente necessario a controllare le tipologie dei rifiuti contenuti nelle ecoballe. Sono stata tra i primi a protestare contro questa decisione, scendendo in piazza. Per anni, il presidente De Luca e il suo vice ci hanno raccontato una realtà distorta. Ora, sotto i nostri occhi, c’è il tragico risultato della loro gestione maldestra e, oggi, pericolosa. Quei rifiuti pericolosi dovevano essere stoccati temporaneamente, ma sono rimasti lì per oltre due anni.”
“Ci vorranno giorni prima che i fuochi vengano completamente spenti. Il danno è enorme, terribile. Non possiamo lasciare ai nostri figli un territorio martoriato, inquinato e non salubre. Temiamo serie ripercussioni sulla salute anche a medio e lungo termine. Adesso, l’unica certezza è che il nostro territorio paga ancora una volta il prezzo di una vicenda dai contorni oscuri e inquietanti. Non ci fermeremo finché non verranno accertate tutte le responsabilità e finché non verrà fatta giustizia per la nostra comunità e il nostro ambiente,” conclude Villani.