“Il Referendum? Per ora mi pare si possa parlare soltanto di quesito”. Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia al Corriere della Sera. Nella riflessione premette di avere il “massimo rispetto per tutti gli istituti democratici, a partire dal referendum”. Quello che invece lo indigna sono i “voltafaccia clamorosi, le giravolte incredibili degli ultimi mesi”. In generale, “se non ci fosse il veto di alcune parti politiche gli altri governatori chiederebbero tutti maggiori strumenti. Quindi l’autonomia. Che peraltro non è qualcosa per far saltare l’Italia ma un decentramento amministrativo”.
Sulla spaccatura dell’Italia poi.
“La cosa più vergognosa è far credere che i problemi del sud non siano figli di una mala gestio, ed escludo gli attuali governatori, ma è accumulata nella storia. Ora senti dire che se il cittadino deve far le valigie per curarsi al nord è perché i soldi sono andati al nord. Quando il governo ha introdotto la definizione dei Lep, i diritti sociali e civili da nord a sud. Vuol dire che le disuguaglianze devono essere colmate. È questo che non si vuole?”