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Napoli
14 Gennaio 2025

Chi siamo

I giovani vanno ascoltati, non solo sentiti

di Anna ADAMO


Quando un giovane viene aggredito,deriso o decide di togliersi la vita ci si chiede sempre cosa si sarebbe potuto fare per evitarlo.
Si cercano inutilmente colpe e colpevoli. Che piaccia o no è questa la verità: cercare di capire per quale motivo certe tragedie avvengano solo dopo che sono avvenute è più inutile di quanto si possa immaginare. E sarebbe ora che gli adulti lo comprendessero.
Sarebbe ora che iniziassero a dare ai giovani l’importanza che meritano.
Che la smettessero di limitarsi a sentire quello che dicono e iniziassero ad ascoltarli.
Ebbene si, se certe tragedie avvengono è perché manca l’ ascolto.
È perché si fa prima a giudicare.
È perché siamo vittime di una società che ci vuole costantemente performanti e non ammette il fallimento.
È perché i giovani li si vogliono con esperienza, ma non si permette loro di farla.
Non se ne può più di tutto questo.
Non se ne può più di vedere giovani che alla vita preferiscono la morte.
Dove vogliamo arrivare?
Vogliamo davvero continuare a cercare colpevoli quando in realtà non c’è nessuno che non abbia neanche un briciolo di colpa?
Ognuno di noi ha il dovere di fare la sua parte per dar vita ad una società inclusiva in cui nessuno abbia paura di dire la propria o essere se stesso.
Lo dobbiamo alle tante giovani vittime.
Ma, soprattutto, lo dobbiamo a chi sta crescendo, affinché riconosca in noi esempi positivi da seguire, che li spingano a vivere e non a morire.

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