Di Anna Adamo
Antonia De Magistris, in arte Antoinette Dema, è una donna vulcanica, dalla forte personalità. La passione per la moda le scorre nelle vene fin dalla più tenera età. È, infatti, figlia d’ arte.
La sua è una famiglia di noti pellicciai salernitani.
Ed è proprio tra le pellicce che Antonia inizia, cinque anni fa, a muovere i primi passi nel mondo della moda. Un mondo che, come la stessa spiega, ha messo da parte i tagli stravaganti presentati da stilisti importanti nel corso del tempo per lasciare spazio ad un ritorno all’ eleganza e al Made in Italy.
“Il Made in Italy si esporterà per sempre e sarà sempre l’ idea di moda. Quando qualcuno pensa alla moda, pensa all’ Italia e questa cosa non morirà mai.”
Purtroppo quando si pensa alla moda si fa riferimento solo al lusso, ai lustrini, alle paillettes, ma la moda non è solo questo. Dietro tutto questo si nascondono tanti artigiani, tanti sacrifici. Inoltre, non bisogna dimenticare che la moda è soprattutto commercializzazione, quindi questi capi bisogna anche venderli”, ha dichiarato senza esitare lagiovane designer.
Quello della moda è un mondo non facile, non è per tutti. La concorrenza è spietata e vincono i più forti, quelli dalla creatività intramontabile, che nonostante siano caduti più volte, sono pronti a rialzarsi più forti di prima. Non è facile, soprattutto dopo la pandemia di COVID-19 che ci ha visti protagonisti, ma non è neanche impossibile.
“Bisogna promuovere tutte le aziende e gli stilisti che sono stati in deficit, dando vita a più fiere ed eventi gratuiti in cui avere la possibilità di esporre capi senza pagare. Siamo stati gli unici a non aver ricevuto fondi after Covid”, ha aggiunto Antonia, con voce di chi non ha assolutamente intenzione di arrendersi.
Ebbene si, Antonia è una di quelle stiliste che non si sono arrese, ma hanno utilizzato il periodo di lockdown per pensare a qualcosa tramite cuilasciare tutti senza parole.
A dimostrarlo è “Capri”, la capsule ispirata all’ omonima isola glamour e di tendenza in cui si è soliti far festa fino all’ alba, presentata nel corso della terza edizione dell’ Evening DressesShow tenutosi dall’ 1 al 3 settembre nella splendida cornice della Stazione Marittima Zaha Hadid di Salerno.
“È la mia prima collezione di abbigliamento. Ho usato tessuti ecosostenibili. A parte lustrini e paillettes che sono utilizzati nel corso di eventi a Capri, io ho preso spunto dai fiori, dai colori, dalle stampe floreali che l’ isola offre, donando ai capi una cornice naturalistica.
Ho pensato di vestire la ragazza giovane, colei che ha voglia di rimettersi in gioco, di riapparire agli eventi mondani e riprendersi ciò di cui la pandemia ci ha privati da due anni a questa parte. I lustrini e le paillettes sono intervallati da catene e sete comasche importanti, in modo da far si che il luccichio non stanchi lo sguardo di chiunque indossi o ammiri questi capi eleganti e raffinati”, ha concluso la designer.
Quella di Antoinette Dema è una collezione la cui unicità si nasconde nei dettagli.
Un mix di volumi, linee rigorose, eleganti asimmetrie e tagli fascianti che si contrappongono a scollature e spacchi vertiginosi, i quali rispecchiano in pieno la forte personalità della stilista salernitana che quest’anno ha inoltre realizzato, per la prima volta, anche abiti in stile arabo per omaggiare le donne arabe.