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19 Dicembre 2024

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Figc, le parole di Gravina in visita all’ Ottorino Barassi di Secondigliano

La FIGC e le istituzioni del territorio scendono in campo per aiutare la comunità di Secondigliano, perché il calcio è strumento di educazione e di socialità. Dopo anni di abbandono, si legge in una nota della Federcalcio, l’impianto ‘Ottorino Barassi’, collocato in una delle aree più critiche dell’hinterland napoletano, è stato ceduto all’Associazione ‘Insieme tra la gente’ e potrà finalmente trasformarsi in un centro di legalità, fondamentale per il recupero dei giovani. Un punto di riferimento per l’intero quartiere, passato alle cronache come un luogo ad altissima percentuale di criminalità. “Dobbiamo vincere la partita più importante, quella contro l’illegalità”, è la frase più ascoltata nella cerimonia alla quale hanno partecipato, insieme al presidente della FIGC Gabriele Gravina e al presidente dell’Associazione locale Carmine Gatti, anche il numero uno della LND Cosimo Sibilia e quello del Comitato Regionale Campania Carmine Zigarelli. “È stato il risultato di un grande lavoro di squadra – afferma il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, intervenuto alla cerimonia di consegna del campo all’Associazione ‘Insieme tra la gente’ – FIGC, Comitato Regionale Campania della LND e diverse istituzioni locali hanno lavorato fianco a fianco, con il solo scopo di riconsegnare al territorio un polo sportivo fondamentale per lo sviluppo delle nuove generazioni. La FIGC è attenta alle esigenze del territorio, ma soprattutto supporta tutte le iniziative di sviluppo in favore dei giovani. Vogliamo creare le condizioni migliori per l’educazione delle future generazioni, per questo è nostra intenzione realizzare in Campania la nostra prima Accademia sportiva”. Il progetto, ideato da diversi appartenenti alla Polizia di Stato con una grande passione per lo sport, si pone quale principale obiettivo la realizzazione di un vero e proprio ‘villaggio’, dove educare i giovani e avviarli alla pratica sportiva. Un luogo sicuro nel quale fornire a ragazze e ragazzi gli strumenti necessari per vivere lontano dalla criminalità. Nello specifico, gli operatori si occuperanno dell’educazione dei giovani a 360°, dalla formazione sportiva, a quella scolastica (con attività di doposcuola), dalla formazione civica (attraverso incontri periodici con i rappresentanti delle istituzioni) a quella religiosa (coinvolgendo le comunità presenti sul territorio). 

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