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19 Gennaio 2025

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La piazza di De Luca? Benedetta dal Ddl Zan

Il 31 Agosto, smontando il Ddl Zan, alla festa dell’Unita’ di Bologna De Luca diceva “Io credo che abbiamo sbagliato a rispondere al Cardinale Parolin come abbiamo risposto. Il Cardinale Parolin è una personalità rilevante del mondo cattolico. Nel mondo cattolico c’è uno scontro in atto tra forze conservatrici e mondo progressista, noi abbiamo risposto al Cardinale in termini volgari e politicamente insopportabili. I Patti Lateranensi? Ma che diavolo centrano? Il segretario di Stato non può esprimere la propria opinione, ma stiamo scherzando?”.
Alle coincidenze ci credono in pochi, anche perché la caratura dei personaggi non è compatibile con i fatti che capitano a caso.
Era già chiuso, con molta probabilità, l’accordo, tacito o strutturato, con le più alte gerarchie della Chiesa. Un accordo, per carità, di tipo politico ma per il quale le parti hanno tratto immediati vantaggi.
De Luca ha avuto, nella inaugurazione della sua piazza la presenza del Segretario di Stato del Vaticano, la Chiesa ha trovato una sponda ‘pesante’ all’interno del Pd per delegittimare la battaglia sul Ddl Zan e per creare difficoltà al segretario Enrico Letta.
A Bologna De Luca, in un luogo sacro per il
Pd, aveva sparato a pallettoni ‘io il Ddl Zan non lo avrei votato” per poi aggiungere “ma voi pensate che sia ragionevole che alle elementari facciamo la giornata di sensibilizzazione sull’omotransfobia? Ma andate al diavolo”.
L’impertinente, lo ricordiamo per la cronaca, aveva apprezzato l’uscita, le sue ragioni. Leggi il pezzo
Tre settimane dopo Parolin ha celebrato, in piazza, o come qualcuno ha sottolineato in una spianta di cemento sotto i palazzi dei ricchi, la messa del Santo Patrono. Il segretario di Stato ha ‘coperto’ De Luca. È venuto a Salerno, ha ignorato le polemiche della politica locale, non si è preoccupato di prestarsi a strumentalizzazioni. È questo l’aspetto, o la coincidenza per accontentare i più puri e gli ingenui, più significativa della due giorni di Salerno. Sicuramente un colpo per il Governatore.
Un’intesa fatta, da una parte, in danno del Pd e del gruppo dirigente del Nazareno e dall’altra in danno della neutralità della Chiesa dal dibattito interno ai partiti.
Una Chiesa schierata, per adesso, con i signori delle fritture di pesce. Non quelli che si moltiplicano nei miracoli ma quelli che friggono per alimentare clientele. Ma si sa, per ‘certi diritti’ si può fare l’accordo anche con il Diavolo.

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