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23 Dicembre 2024

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Napoli, ecco gli ultimi colpi prima del voto

di Luca Mazzeo

A Napoli la confusione regna sovrana.  Sono ore decisive. C’è Antonio Bassolino, per lui va sottolineata la caparbietà, dopo anni di vicende giudiziarie è nuovamente in campo a combattere con tutte le armi a propria disposizione. “Mi candido alla guida di Napoli, perché vive un momento difficile e i cittadini stessi me lo chiedono. Da sempre i miei concittadini mi mostrano affetto, anche quando il Pd, nei periodi bui della mia vita politica e personale, mi ha lasciato solo.” 

C’è poi Catello Maresca che ha puntato il dito, spesso, sui trasformisti. “Qualcuno che noi abbiamo prontamente allontanato – ha detto -dalle nostre liste, anche per opportunismo, si è accasato altrove. Penso che il punto di partenza su cui ripartire e ragionare è l’ammissione che esistono soggetti impresentabili che vanno al di là delle condanne definitive, quindi devono scomparire dal panorama politico. Inoltre continua il suo intervento  sostenendo che il sistema va rifondato e invita l’elettorato a mettere una x in maniera responsabile per far si che il sistema di potere venga abbattuto definitivamente”.

Il candidato sindaco del centrosinistra Gaetano Manfredi ha sottolineato “Mi candido in una città importante come Napoli che in questi anni  ha avuto molte difficoltà quindi merita di ripartire con speranza e rilancio. Questa gente merita di più con una giusta politica basata sul lavoro, scuola, giusto impiego delle risorse e sociale.”

C’è poi chi è continuità con De Magistris: Alessandra. ”Da sindaca sicuramente darò un grande bacio a De Luca e inizieremo a collaborare  in maniera propositiva e costruttiva. Sarò garantista , quindi il fare prevarrà sulle parole.  Se mi insedierò tutte le figure istituzionali(di ogni ordine e grado) dovranno fare credibilmente delle cose per la città, al fine di superare le troppe opportunità in meno che i cittadini campani hanno su temi come: lavoro, salute, trasporto pubblico”. Sarà di testimonianza la battaglia di Matteo Branbilla dei grillini.

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