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15 Novembre 2024

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Fake news, a riconoscerle meno della metà degli italiani

Nella percezione degli italiani, sui social network e sui media circolano troppo spesso notizie false o che mistificano la realtà: 4 cittadini su 10 ritengono di incorrervi quasi tutti i giorni; un ulteriore 27% una o due volte a settimana. Il sondaggio, condotto dall’Istituto Demopolis per Rai Radio1, fotografa una peculiare fragilità nel panorama percettivo italiano: esistono indici di una crisi di fiducia che investe – con intensità e motivazioni differenti – i media tradizionali e soprattutto la rete ed i social network. Oggi, meno della metà dei cittadini, il 45%, dichiara di saper distinguere una notizia reale da una fake news; il 42% ammette invece di non saper sempre individuare le notizie false. E se la disinformazione è preoccupante in termini generali, in tema di salute può rappresentare un effettivo pericolo per i cittadini. Per oltre 8 intervistati su 10, oggi le fake news nel campo della salute sono molto o abbastanza diffuse. Effetto ulteriore dell’emergenza Covid in Italia è stata infatti una sorta di bulimia informativa che ha contribuito anche a moltiplicare la diffusione di notizie spesso false o incontrollate. Nei mesi più caldi della pandemia, gli italiani si sono informati molto di più rispetto al passato: un terzo lo ha fatto maggiormente sui media tradizionali, 3 su 10 sui Social Network. Contestualmente, il 38% dei cittadini sostiene di aver maturato dubbi sulla qualità delle informazioni. Il 42% degli italiani, intervistati nel sondaggio, afferma di dubitare spesso della credibilità delle notizie sui media tradizionali (tv, radio, quotidiani). Ma la percentuale di chi mette in dubbio l’attendibilità delle informazioni cresce di oltre 30 punti, al 75%, tra i fruitori di facebook e dei social network: una simbolica rivincita, in questo caso, per i media tradizionali, percepiti dai cittadini come più credibili rispetto ai social. Entrando nel dettaglio della fiducia negli strumenti informativi, radio, tv e quotidiani prevalgono. È la radio, con il 53%, ad essere percepita dagli italiani come il mezzo più affidabile. Segue l’informazione in tv con il 52%; il dato si riduce leggermente, al 48%, per ciò che concerne i quotidiani. Appena 1 su 4 afferma invece di fidarsi delle news sui social network. In conclusione, un ultimo risultato: in tempi di disintermediazione delle notizie, più di 2 italiani su 3, il 68%, riconoscono oggi al giornalismo italiano una funzione fondamentale o importante nel nostro Paese. 

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