Gli scontri avvenuti nel pomeriggio del 9 ottobre a Roma, e l’entrata in vigore il 15 ottobre del provvedimento che renderà obbligatorio il possesso del Green pass sul luogo di lavoro, hanno riacceso in rete il dibattito sulla certificazione verde, monopolizzando di fatto le conversazioni degli italiani. Dal 1° ottobre all’11 ottobre, infatti, sono state oltre 1,53 milioni le conversazioni in rete sul tema, che hanno prodotto 7,26 milioni di interazioni. Il picco massimo è stato raggiunto proprio il 10 ottobre (872 mila pubblicazioni), giorno successivo ai violenti scontri di Roma, che hanno visto peraltro l’assalto alla sede della Cgil. Al centro delle conversazioni degli utenti non solo quanto successo nella Capitale, ma soprattutto tutte le preoccupazioni per la possibile perdita del posto di lavoro o la sospensione del salario. E’ questo uno dei risultati della ricerca condotta da Socialcom con l’ausilio della piattaforma Blogmeter.
Quanto avvenuto in questi giorni non ha risparmiato i principali leader politici e sindacali. Dalla nostra analisi è emerso come il sentiment negativo nei loro confronti sia aumentato tra l’8 ottobre (giorno prima delle manifestazioni contro il Green pass) e il 10 ottobre (giorno successivo). L’esempio più lampante riguarda Mario Draghi: in appena quarantotto ore il sentiment negativo nei suoi confronti è aumentato del 18%, superando per la prima volta il 50%. Stesso incremento registrato anche per il sentiment negativo verso Roberto Speranza. Come loro peggiora il sentiment verso Matteo Salvini (+9%), Giorgia Meloni (+11%), Enrico Letta (+24%) e Giuseppe Conte (+22%). Sorprende, tra l’altro, il netto aumento del sentiment negativo verso Maurizio Landini (+41%). Le tensioni di Roma non hanno risparmiato nemmeno i candidati sindaco Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti, i cui sentiment si sono polarizzati ulteriormente.
Dopo la mancata “presa” del Parlamento italiano del 9 ottobre, la rivolta dei “No Green pass” contro la politica si è spostata in rete. Tra il 9 e l’11 ottobre sui canali social dei politici si sono sviluppate 264 mila conversazioni, che hanno prodotto 1,72 milioni di interazioni. Un vero e proprio «assalto virtuale», che ha visto scatenarsi nei confronti dei Parlamentari italiani una valanga di commenti negativi (il sentiment negativo supera l’80%) e insulti.
“I social sono ormai una trasposizione della vita reale”, spiega Luca Ferlaino, fondatore di Socialcom. “E’ impressionante notare la simultaneità degli incidenti di Roma con l’attacco virtuale ai profili social dei parlamentari. I social sono ormai un termometro della temperatura e degli umori del Paese. E lo si può vedere nel momento in cui, a poche ore dai fatti di Roma, il sentiment dei politici cambia repentinamente e prende una traiettoria negativa. E’ un aspetto che per la prima volta riguarda anche Mario Draghi, il quale, per la prima volta da quando è Presidente del Consiglio registra un sentiment negativo superiore al 50%”.
“Interessante, infine, sottolineare come anche una minoranza molto agguerrita, come quella dei “No Green pass”, sia riuscita a far mutare il sentiment della rete, nonostante la certificazione verde sia vista di buon occhio dalla maggior parte degli italiani”.