Botta e risposta fra Stefano Caldoro e la giunta regionale sul caso Whirlpool.
L’ex Presidente attacca e la Regione si dice stupita.
“Su Whirlpool troppi errori. Tutti contro l’azienda, che doveva avere un atteggiamento diverso, ma sono evidenti le colpe del precedente Governo e della Regione Campania”. Così Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio Regionale della Campania.
“Sono chiare – ha detto – le responsabilità di una politica troppo distratta in relazione ad una questione che assume un rilievo strategico per le politiche industriali e del lavoro al Sud”.
Caldoro ha ricordato la sua esperienza.
“Quando ebbi sul tavolo, da Presidente della Regione, la chiusura del sito di Carinato lo affrontai con decisione e fino ad oggi lo stabilimento produce. Temi così delicati non si risolvono con comunicati stampa o addossando le colpe agli altri. Serve, e devono farlo le Istituzioni, promuovere incontri fra l’impresa ed i sindacati, servono impegni precisi in capo al Governo ed alla Regione. Siamo fuori tempo massimo. Io continuo a sperare in un esito diverso perché la chiusura è un dramma per Napoli, la Campania ed il Mezzogiorno”.
Nel pomeriggio la risposta della Giunta. Ed è arrivata la Dichiarazione dell’assessore al Lavoro, Antonio Marchiello.
“La decisione della Whirlpool – ha detto – di dare seguito alla procedura avviata inviando le lettere di licenziamento ai lavoratori sgomenta una intera comunità. Ora occorre insistere sulla necessità di concentrare tutti gli sforzi e le attenzioni sul percorso che abbiamo davanti e che deve vedere le istituzioni, e il Governo in primis, impegnati a garantire ai lavoratori, in tempi rapidi, un percorso alternativo e certo, chiedendo agli imprenditori che si accingono a costituire il nuovo Consorzio di fare chiarezza sulla reale volontà di assumere tutti i lavoratori di Whirpool, definendo una calendarizzazione dei nuovi ingressi e garantendo il più possibile condizioni contrattuali non penalizzanti; chiarendo, se e con quale tempistica, sarà possibile utilizzare gli asset della multinazionale americana e dare maggiori dettagli sul destino produttivo della nuova compagine societaria”.
Non sono finite le speranze “Ci si aspetta un seguito concreto all’impegno manifestato da tutti gli attori coinvolti nel supportare i lavoratori nella fase di transizione fino alla piena operatività del nuovo soggetto”.