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15 Novembre 2024

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Gli americani vogliono la Tim. La politica prova a reagire 

Il fondo americano Kkr ha puntato sulla Tim. 

Ieri sul tavolo del presidente del gruppo telefonico, Salvatore Rossi, è arrivata una manifestazione di interesse dal fondo Usa, già azionista di FiberCop. 

La posizione di Vivendi, il gruppo francese, decisivo in questa direzione.

Reagisce la politica.

“Il governo mantenga altissima la guardia assicurando la migliore protezione di interessi nazionali e asset che rappresentano una colonna portante di crescita, sviluppo e progresso tecnologico del paese.M5s anche per le garanzie sui livelli occupazionali e’ in prima linea”. Lo afferma il leader dei 5 stelle Giuseppe Conte in un tweet. sulla vicenda Tim

Anche il senatore Maurizio Gasparri ha fatto sentire la sua voce. 

“Il mercato – ha detto l’esponente di Forza Italia- è il mercato e va rispettato, ma la rete è la rete. Ennesimo balletto intorno a Tim, al quale non si può guardare con distrazione o facendo affidamento soltanto sulle libere dinamiche economiche. La rete di telecomunicazioni è un pezzo di Paese ed ha una valenza strategica fondamentale, ancor di più in fase di transizione tecnologica. La vicenda va quindi seguita, nella consapevolezza che troppi errori sono stati fatti nel passato. Gli azionisti di Telecom, oggi TIM, sono cambiati con la frequenza simile a quella dei lavori stagionali. E questo non è stato un bene”.

Anche Fratelli d’Italia non ci sta. 

“Il Governo Draghi garantisca la massima attenzione alla tutela degli interessi nazionali nel settore delle telecomunicazioni. Tim è un’azienda strategica per la Nazione e come tutti i “gioielli” industriali va tutelato dall’acquisto di società straniere. Il Parlamento sia centrale nell’applicazione delle norme sul Golden power: il governo riferisca in Parlamento”. Così, infatti, il responsabile Innovazione di Fdi, deputato Federico Mollicone.

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