di Roberta D’Amico
La corsa al Quirinale per eleggere il successore di Sergio Mattarella è in corso.
Chi sarà il tredicesimo Capo dello Stato?
Sostituire il Presidente Sergio Mattarella, non sarà certamente facile. Il presidente uscente si è distinto per autorevolezza e fermezza in questi anni difficili e inaspettati per l’intero Paese.
Si dialoga da giorni su due prospettive diverse: la prima che prevede Draghi sul Colle, e la seconda, più realistica che prevede la permanenza a Palazzo Chigi, soluzione vista favorevole dalla maggior parte dei parlamentari perché eliminerebbe la prospettiva di elezioni anticipate. Nel mentre il centrodestra di Salvini e Meloni, resta compatto sul nome di Silvio Berlusconi, con la consapevolezza che per giungere ad un’intesa occorrerà lavorare su un obiettivo ben diverso.
Emerge chiara la posizione del PD e del Movimento cinque stelle che dichiarano senza ambiguità contrarietà al nome di Silvio Berlusconi. Sul tema interviene il sottosegretario agli affari Ue Enzo Amendola: “Dal mio partito non c’è assolutamente il consenso”.
Una linea condivisa con il segretario del PD Enrico Letta, che ribadisce: “il nome che si sceglie è un nome dell’arbitro, non un leader di partito”. Sulla stessa direzione ma in maniera più radicale il ministro M5S Stefano Patuanelli: “Berlusconi non avrà mai il voto di nessuno di noi”.
Tra le forze politiche più piccole, emerge la posizione di Italia Viva che attraverso il suo leader Matteo Renzi tenta di posizionarsi per essere l’ago della bilancia nel tentativo di pesare per la corsa al Quirinale e per future contropartite. Molteplici le dichiarazioni di queste ore dalla Boschi a Rosato nel tentativo di ricostruire un campo attorno ad una figura autorevole e super partes.
La discussione e il dibattito politico a leggere dalle ultime dichiarazioni sembra rimandato a gennaio. Nel mentre in campo circolano diverse ipotesi da Pierferdinando Casini a Giuliano Amato.
Il comune denominatore per i partiti sembra essere quello di individuare un garante autorevole, esperto e super partes. Insomma, i partiti provano a giocare su un terreno comune per l’individuazione del tredicesimo Capo dello Stato.