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19 Dicembre 2024

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Cosmetici, il futuro parte da Napoli

Zenzero, basilico, curcuma, litchi, peonia, mirtillo rosso, gelsomino, issopo, liquirizia. Sono le piante, dotate di virtù medicinali, da cui una azienda napoletana sta studiando l’estrazione di cellule vegetali da utilizzare per realizzare cosmetici sicuri, sostenibili e senza più necessità di ricorrere alla sperimentazione animale. Al progetto InnCoCells – finanziato dal programma Ue Horizon 2020 con 7,9 milioni di euro e che coinvolge 12 Paesi con 17 partner – partecipa per l’Italia l’azienda di green biotech Arterra Bioscience, quotata su AIM Italia, che si occupa della messa a punto delle condizioni di crescita delle colture cellulari vegetali mentre ENEA si occuperà della caratterizzazione chimica delle molecole bioattive prodotte. Lo scopo finale è l’individuazione di dieci specie vegetali dotate di molecole di interesse e lo sviluppo di un processo di validazione della presenza di molecole naturali bioattive nelle piante, verificando l’attività di almeno 50 ingredienti. Tra questi, 20 saranno poi sottoposti a processi di produzione in colture cellulari o piante coltivate in serra, in campo o in condizioni idro-aeroponiche. Il team inoltre lavorerà allo sviluppo di processi da almeno dieci filiere di scarti agricoli e di tecnologie innovative e sostenibili per la produzione, su scala pilota, di almeno dieci principi attivi, oltre alla raccolta di dossier normativi e di sicurezza dei prodotti e delle valutazioni ambientali. Altro obiettivo della ricerca è la condivisione del know-how sviluppato con gli stakeholder dell’industria cosmetica e gli utilizzatori finali per la promozione degli ingredienti naturali e lo sviluppo di prodotti che soddisfino le richieste dei consumatori.

 Alla guida di Arterra Bioscience, nata a NAPOLI nel 2004, c’è la fondatrice Maria Gabriella Colucci che, dopo la Laurea in Scienze Agrarie all’Università Federico II, per oltre un decennio ha approfondito le proprie competenze in giro per il mondo iniziando con una borsa di studio di cooperazione internazionale in Nigeria per poi lavorare in Australia e negli Usa da dove, dopo una esperienza di ricerca decennale presso l’Università di San Diego in California e l’Arena Pharmaceuticals, è rientrata in Italia per fondare la sua azienda. Oggi Arterra Bioscience sviluppa prodotti e processi che rappresentano vere e proprie tecnologie abilitanti e che trovano applicazione in svariati comparti industriali quali ad esempio la cosmetica, l’agricoltura, la farmaceutica, i dispositivi medici, l’agroalimentare e la nutraceutica mediante lo studio e l’utilizzo di organismi viventi quali batteri, lieviti, cellule vegetali e animali. Inoltre, negli anni, ha siglato svariate collaborazioni in Italia e nel mondo con università, istituti di ricerca ed aziende, tra cui la novarese Isagro che offre prodotti per l’agricoltura a basso impatto ambientale, con un progetto di crescita focalizzato nel comparto dei prodotti di origine biologica-naturale e che, oltre a collaborare stabilmente con Arterra dal 2005, ne è anche diventata socia. Dal 2008 l’azienda partenopea ha un contratto di ricerca con Intercos di Agate Brianza, leader global nel settore della cosmetica con cui, nel 2010, ha fondato la joint venture Vitalab, con sede operativa a NAPOLI, focalizzata sulla commercializzazione di prodotti innovativi per la cura della pelle. Arterra detiene la quota di maggioranza della neonata azienda farmaceutica D&B Pharma che ha inglobato la sua recente partecipazione in ADL Farmaceutici – azienda milanese che dal 2012 si occupa dello sviluppo di prodotti di nuova generazione nell’ambito della nutraceutica – disciplina che studia i componenti alimentari o i principi attivi presenti negli alimenti che hanno effetti positivi per il benessere e la salute delle persone -, integratori e dispositivi medici. Centrale la sua attività di licensing in partnership con distributori internazionali al fine di introdurre brevetti e prodotti innovativi anche nei mercati esteri. L’operazione permette quindi ad Arterra di creare le condizioni per lo sviluppo e la crescita, anche in ambito internazionale, delle opportunità di business attraverso una condivisione di network, relazione e know-how con i nuovi soci.

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