Di Felice Massimo De Falco
Non sarà un festeggiamento uguale per tutti, contagiati e non. Nessun gran cenone, nessun ballo dopo la mezzanotte, vivande tradizionali e pochi convitati. Lo spauracchio di Omicron si conficca nelle abitudini della gente, nei loro sogni per un anno migliore. I locali resteranno chiusi nelle ore calde della movida.
Il pessimismo, la disillusione che questa emergenza non avrà ancora una fine, fanno partorire cautela e scetticismo. I sugheri degli spumanti voleranno verso una tiepida speranza di tornare a vivere. Pochi i fuochi d’artificio a colorare il cielo stellato.
C’è chi, invece, passerà un Capodanno “alternativo”, obbligato dal contagio che ha colpito l’intera famiglia. Tre di loro sotto lo stesso tetto a fronteggiare il malessere proprio all’ultimo dell’anno. Ci siamo chiesti con umiltà con quale spirito passeranno la serata, ma la risposta è scontata. Allora lo abbiamo chiesto direttamente a loro per raccontare come sarà il Capodanno di un’intera famiglia contagiata, nonostante la doppia dose di vaccino. A gennaio avrebbero fatto la terza dose.
Dice Antonio, figlio di Maria e Donato, ingegnere: “Per il cenone cercheremo di farlo sembrare il più normale possibile, perché già il 24 dicembre abbiamo fatto saltare i rituali programmi, perché proprio alla vigilia di Natale sono risultato positivo. Dopo mia mamma anche è risultata positiva. Per fortuna abbiamo congelato il pesce, e in questi giorni i parenti hanno fatto in modo che non ci mancasse nulla. Domani, da tradizione, a tavola ci sarà lo spaghetto con le vongole. Prepareremo almeno qualche dolce. Alle 16 seguiremo in Tv le messe: dobbiamo ringraziare Dio di aver potuto vivere quest’anno.”
Continua: “La nostra speranza per questo 2022 sarà quella di negativizzarsi il prima possibile. Cerchiamo di non abbatterci troppo, il Covid è un virus che ti rende nervoso, infatti ho notato personalmente cambi repentini d’umore. Il Covid prende al cervello, ma comunque ci affacceremo con speranza al 2022. E pensare che mi ero organizzato per andare in vacanza con la mia fidanzata. Non sono potuto neppure andare alla rituale Messa di Natale”.
Dal punto di vista dell’organizzazione domestica, la famiglia ha dovuto stravolgere un po’ tutto. Ma l’assistenza dell’ASL è stata abbastanza soddisfacente. Il medico ha velocizzato i tempi per fare il tampone. Ci ha seguiti con cura nel decorso.”
Essendo tutti contagiati, possono stare a contatto, non dormiamo separati. “All’inizio, quando mio padre era ancora negativo, abbiamo dormito in camere separate. Dopo siamo stati assieme. Mia mamma si occupa di igienizzare casa, fare la lavatrice e le altre faccende. Viviamo assieme da reclusi. Il cenone sarà preparato da lei, ma collaboreremo tutti. Allo scadere della mezzanotte stapperemo il sughero.”
Le aspettative di Antonio per il prossimo anno è che la gente sia più responsabile e che non badi solo a sè. Il virus si prende se non presti attenzione. Le regole di base possono non bastare. Se ti trovi tra la gente e c’è un positivo senza mascherina, ti contagi”.
“Vaccinarsi è fondamentale: a noi ha reso i sintomi più sopportabili. Ho avuto un fortissimo raffreddore, un mal di gola lancinante con la sensazione che ingoiassi vetro. Prima ancora avevo un mal di testa fortissimo: era l’inizio del contagio”
La guarigione di Antonio si avvicina. “Domani devo fare il tampone molecolare, inauguro la fine del 2021 così. Spero che vada bene e possa tornare a vivere con una certa normalità.”
A loro va il nostro augurio speciale