“Chi conosce Mattarella sa che non ha mai preso in considerazione la rielezione. Le veline sul bis provenivano da qualche suo collaboratore e da qualche parlamentare”. Cosi al Messaggero il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
Sull’accordo con Toti “A destra ci sono i sovranisti di Salvini e Meloni. A sinistra il Pd insegue la piazza di Landini e il populismo grillino. Ovvio dunque che ci sia uno spazio centrale, distinto e distante da questa destra e da questa sinistra. Siamo pronti a parlarne anche in Parlamento sapendo che la vera sfida e’ garantire che la legislatura non abbia contraccolpi dal passaggio del Quirinale e si voti regolarmente nel 2023”. Per Renzi “oltre il 10 per cento degli italiani non vuole vivere sovranista e non vuole vivere grillino. Vedremo come dare rappresentanza a questo mondo”.
Sul Colle poi l’analisi “di nomi parlero’ nelle aule istituzionali. Li’ si vedra’ se il centrodestra ha una strategia o no. Per adesso non si capisce il disegno di Letta. Prima ha rotto con noi attribuendo a Italia Viva il fallimento sullo Zan che invece e’ stato un clamoroso autogol del nuovo Pd. Poi ha scommesso sul rapporto con la Meloni che ha risposto annunciando il voto per Berlusconi. Infine non si e’ accorto che Conte e Di Maio stanno litigando per capire chi scegliera’ i pochi posti rimasti ai 5Stelle alle prossime elezioni” ed entrambi “flirtano segretamente con Salvini lasciando Letta solo”. I gruppi parlamentari del Pd “composti da gente che conosce la politica aiuteranno il segretario a uscire dall’isolamento in cui si e’ cacciato. Altrimenti, per la prima volta il Pd sara’ ininfluente rispetto alla scelta dell’inquilino del Colle”.