di Felice Massimo De Falco
L’avvocato Elisabetta Vitone si laurea con il massimo dei voti, formandosi presso l’Avvocatura dello Stato e consegue immediatamente e brillantemente il titolo di avvocato. La professione forense diventa da subito la sua passione. Specializzatasi in diritto civile e finanziario, segue dapprima privati e piccole imprese, per poi arrivare a collaborare con un importante studio di consulenze aziendali in Roma. Divenuta titolare del proprio studio legale si occupa inizialmente di esecuzioni civili ed in seguito instaura una fitta rete di pratiche stragiudiziali: contratti, transazioni, e scritture per imprese ed aziende che la portano ad entrare in una prestigiosa società di intermediazione finanziaria.
Mamma di due bimbi ed autrice di numerose pubblicazioni di successo, è nella redazione e scrive su importanti riviste giuridico- scientifiche.
Elisabetta è, tra L’altro, membro della onlus “Avvocato di strada” che offre gratuito patrocinio alle persone senza fissa dimora.
Elisabetta si mette a “nudo” per noi
- La tua formazione professionale è fatta di mille rivoli di gavetta. Qual è stato il momento più duro
Beh sicuramente la gavetta non è facile per nessuno, ma è una tappa molto importante della formazione professionale ed anche personale. Aiuta a crescere in tutti i sensi e, personalmente, la ritengo una esperienza positiva purché sia una tappa e non si resti “gavettisti” a vita sotto un dominus senza spiccare il volo. Se proprio devo ricordare un momento spiacevole è quello passato all’inizio da neolaureata…ero molto giovane e sprovveduta facevo pratica in uno studio legale per imparare a muovere i primi passi, ma, anziché formarmi, mi facevano fare da segretaria. Mi mandavano alle poste per spedire raccomandate o vicino alla fotocopiatrice. Dopo poche settimane, fortunatamente, riuscii ad entrare all’Avvocatura di Stato e lí è stata una gavetta seria e davvero formativa a 360 gradi con persone serie, preparate, competenti da cui poter imparare ogni cosa. Se sono diventata quello che sono lo devo a loro, in particolare ad uno dei Procuratori di Stato che mi ha formato con la sua enorme cultura giuridica e non. Enorme stima e ricordo meraviglioso di quel periodo.
- Da avvocato a imprenditrice. Quando è maturata l’idea?
la toga mi ha appassionato da subito e gli anni da avvocato sono stati felici e fecondi soprattutto quando mi sono emancipata con il mio studio. Non è stata una idea ( non avrei mai pensato di diventare una imprenditrice), ma una occasione che mi si è presentata e colta al volo…non senza paura (i rischi ci sono sempre). È stato il classico salto nel buio che però mi è andato bene. La società mi regala veramente grandi soddisfazioni. Non avrei mai immaginato tutto questo
- Offri gratuito patrocinio ai non abbienti. Che casi riportano?
L’avvocato di strada’, di John Grisham che dice: “Prima di tutto sono un essere umano. Poi un avvocato. È possibile essere entrambe le cose”. Fare parte di questa onlus mi riempie di gioia, aiutare chi è nel bisogno e donare nella gratuita assoluta, penso siano il senso della vita. I casi riguardano principalmente diritto alla residenza, diritto di famiglia, tutela di persone vittime di violenze e aggressioni, diritto dell’immigrazione. Tuttavia, la residenza anagrafica rimane, il tema maggiormente trattato.
- C’è bisogno di una riforma della magistratura? decisamente sí e sotto più profili
- L’epidemia sta portando ad uno stravolgimento anche dell’intermediazione finanziaria. In che senso? no anzi, l’epidemia in questo ha aiutato. Come avvocato ho visto una flessione ( la gente in tempo di covid prima
Di fare una causa ci pensa due volte), mentre nell’ intermediazione finanziaria c’è stato
Un aumento esponenziale. Si preferisce risolvere le questioni con transazioni e accordi stragiudiziali anziché perdere tempo e soldi con cause civili che durano anche vent anni e non sempre portano il risultato sperato. Si cerca l’immediatezza con soluzioni rapide, non la lungaggine a cui, ahimè, la giustizia è sottoposta. La società ha chiuso il bilancio 2020/21 con gli utili molto molto positivi.
6 difficile dirlo, dipende dal tipo di impresa e dal prodotto - La bellezza ti aperto le porte o è stata un ostacolo? sempre e solo un ostacolo. Siamo in un Paese in cui la bellezza viene demonizzata ed il concetto bella= stupida è uno stereotipo duro a morire. Se sei bella non è pensabile che tu sia anche in gamba come se una virtù escludesse l’altra e l’intelligenza fosse prerogativa delle “ brutte”. Ogni volta devo fare doppia fatica per mettere in luce le
Mie qualità professionali. Purtroppo in questo si è veramente indietro con una mentalità chiusa che fa della bellezza un fardello difficile da portare - C’è sessismo nel settore dove lavori?
sì, decisamente
- Chi è il tuo Capo dello Stato?
se potesse, Conte, e non per il partito che rappresenta ( che non stimo) ma per la persona
- C’è qualcosa a cui verresti a patti per la carriera?
No, nessuno