Ecco il bis di Sergio Mattarella al Quirinale. Ci sono, come sempre, i vincitori ed i vinti. Le pagelle
Giorgia Meloni Fdi 9,5
L’unica leader che, dall’inizio alla fine della ‘partita Quirinale’, ha mai cambiato idea. Coerente. Come pochi
Matteo Renzi IV 9
Il leader dell’Italia dei Valori non ha truppe parlamentari consistenti. Ma è sempre centrale. Ha fatto stanare i giochi messi in campo da altri. Fra i primi a saltare la Belloni. Al Quirinale c’è Mattarella. Uno dei suoi ultimi miracoli
Silvio Berlusconi FI 8,5
Il Cavaliere sempre protagonista. Anche da lontano ed in condizioni difficili. Si è ritirato, mostrando grande responsabilità.
Segue da lontano. Senza mai perdere lucidità. Ora può dire “non avete voluto me, nessuno può sostituirmi”.
Enrico Letta Pd 7,5
Parte da una condizione difficile. Ha meno numeri del centrodestra ed un partito in balia delle correnti.
Attende e favorisce gli errori del centrodestra sulla Casellati e poi si mette a dettare il ritmo.
Carlo Calenda Azione 6,5
I parlamentari di Azione sono pochi. Ma lui, con la scelta di insistere sulla Cartabia, marcando una posizione politica, recupera grande centralità. Avverte sui rischi del gioco Conte Salvini. Non era semplice ma c’è.
Enzo Maraio Psi 6
Ha un solo parlamentare, Nencini. Ma presidia Roma, macina politica e gioca di squadra.
Roberto Speranza 5
Non c’è, non incide. Non fa danni
Lorenzo Cesa 5
Ha pochi parlamentari. Prova a giocare una partita, quella centrista, che non esiste più. Regole vecchie per un gioco che è cambiato
Giuseppe Conte M5S 4,5
Non riesce ad evitare le spaccature nel Movimento, un pugile fra i colpi di Di Maio e Grillo. Si fida di Salvini …
Ha la forza parlamentare più consistente ma non riesce ad essere determinante
Matteo Salvini Lega 4
Disastro. Di solito più furbo e scaltro. Cerca intese, tratta con tutti. Prova con Letta, poi Conte. Aveva escluso Mattarella e poi su di lui plana. Ha di diviso il centrodestra.