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23 Gennaio 2025

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Legambiente, Mal’aria in Campania

Il 99% dei comuni non e’ in regola con i valori suggeriti da Oms. In Campania l’emergenza smog resta un problema cronico. Il 2021 e’ stato un anno nero per la qualita’ d’aria. A scattare la fotografia e’ il nuovo report di Legambiente “Mal’aria di citta’ realizzato nell’ambito della campagna Clean Cities, in cui si fa il bilancio sulla qualita’ dell’aria in citta’ confrontando il valore medio annuale di PM10, PM2.5 e NO2 con i parametri suggeriti dall’OMS (ossia una media annuale inferiore a 15 microgrammi per metro cubo (μg/mc) per il PM10, 5 (μg/mc) per il PM2.5 e 10 μg/mc per l’N02). Il 99% dei comuni campani analizzati presenti nei bollettini quotidiani del rilevamento inquinamento atmosferico dell’Arpac – si legge nel report – non e’ riuscito a rispettare tutti e tre i valori limite suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS), ossia una media annuale di 15 microgrammi per metro cubo (μg/mc) per il PM10, una media di 5 μg/mc per il PM2.5 e 10 μg/mc per l’N02. In particolare, ben 13 sono le citta’ con i valori piu’ alti di polveri sottili, ovvero che superano i valori OMS per piu’ del doppio con San Vitaliano che nel 2021 ha registrato una media annuale di PM10 pari a 46 g/mc rispetto al limite OMS di 15 g/mc; seguita da Volla con 41 g/mc e Pomigliano d’Arco e Aversa con 38 g/mc. Sono due quelle piu’ inquinate da PM2.5 che superano di oltre 4 volte i valori OMS con le criticita’ maggiori registrate a Pomigliano con una media annua di 21 g/mc e Volla con 20 g/mc contro un valore OMS di 5 g/mc e ben due le citta’ piu’ inquinate da biossido di azoto – NO2 – ovvero che superano il limite per piu’ di tre volte con Napoli in vetta con una media annuale 32 g/mc e Casoria con 31 g/mc contro un valore OMS di 10 g/mc. Poche le citta’ che rispettano i valori suggeriti dall’Oms, il comune di Ottati (Sa) per il PM10 e PM2.5 e i comuni di Solofra (Av), Pratella(Ce), Presenzano(Ce) e Ottati (Sa) per il biossido di azoto. I dati sono stati presentati da Legambiente con un flashmob di denuncia organizzato da circolo locale di Pomigliano d’Arco tra le citta’ campane piu’ a rischio. “Il problema dell’inquinamento atmosferico – commenta Legambiente – non e’ un problema esclusivamente ambientale ma anche, e soprattutto, sanitario. In questo report di Mal’aria 2022 abbiamo voluto confrontare i valori medi annuali dei tre principali inquinanti atmosferici con quelli suggeriti dall’Oms. La revisione della direttiva europea sulla qualita’ dell’aria, che si appresta ad essere avviata nei prossimi mesi, rivedra’ i limiti normativi in funzione dei nuovi limiti OMS. Nel giro di pochi anni, quindi, questi valori diventeranno vincolanti anche dal punto di vista legale e il non rispetto degli stessi portera’ all’avvio di ulteriori procedure di infrazione per gli Stati membri inadempienti”.

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